LE CAPPELLE DEL SACRO MONTE OSSUCCIO COMO
Le cappelle del Sacro Monte che si snodano lungo le pendici che portano al santuario furono edificate tra il 1635 ed il 1710, realizzando in tal modo un percorso devozionale che invita alla meditazione sui misteri del Rosario. Quattordici sono le cappelle che si incontrano lungo la strada acciottolata che percorre il Sacro Monte: ognuna è dedicata ad uno dei misteri ed è numerata secondo la successione canonica dei cinque misteri gaudiosi, seguiti dai cinque misteri dolorosi e poi dai primi quattro misteri gloriosi. L'ultimo dei misteri gloriosi (L'incoronazione della Vergine) è costituito da una edicola posta all'interno del santuario, sopra l'altare maggiore. L'intenzione del percorso è quella di mostrare al pellegrino le scene delle varie stazioni, in modo da suscitarne la devozione assieme all'esercizio della recita del Rosario.
La decisione di realizzare il Sacro Monte è verosimilmente da attribuire all'iniziativa dei Francescani e delle famiglie nobili locali. Stemmi delle famiglie nobiliari che hanno finanziariamente contribuito all'impresa sono visibili sulla porta di ingresso di alcune cappelle.
Molti aspetti accomunano questo Sacro Monte con quello di Varese. La comune dedicazione al Rosario, le similitudine morfologiche date dal percorso acciottolato fiancheggiato da bassi muretti, le analogie del complessivo "piano urbanistico", lasciano supporre che il Monte di Varese sia stato qui preso a modello, pur senza voler con esso competere in termini di monumentalità.
Le cappelle hanno connotazioni architettoniche barocche, che si esprimono in una varietà di forme, tra edifici a pianta rettangolare e ad aula unica. Singolare è, in talune cappelle, l'apposizione di un pronao piuttosto esteso che ingloba il sentiero in salita.
L'apparato decorativo delle cappelle, con statue policrome, in stucco ed in terracotta, ed affreschi sulle pareti, ha visto l'impegno di significativi artisti dell'epoca. Il plasticatore ticinese Agostino Silva ha avuto il ruolo di protagonista della realizzazione della folla di statue (circa duecentotrenta) che popolano le cappelle, con figure tratte spesso dalla vita di tutti i giorni, vestite con abiti seicenteschi. Si è congetturato – per dar conto di affinità stilistiche – un intervento, assieme ad Agostino, di suo padre Francesco, uno dei plasticatori protagonisti del Sacro Monte di Varese. Certa è invece la presenza di Gianfrancesco, figlio di Agostino, operante come aiuto del padre.
Tra i pittori si devono ricordare i citati Carlo Gaffuri, Innocenzo Torriani, e Gian Paolo Recchi. Negli affreschi della prima cappella (Annunciazione) e della XIV cappella (Assunzione della Vergine) è stato riconosciuto l'intervento di Salvatore Pozzi, autore anche degli affreschi che ornano il soffitto del santuario.
Il percorso devozionale si snoda tra coltivazioni di ulivi, in un ambiente di grande valore paesaggistico; si gode ad ogni sosta il panorama del lago, avendo di fronte l'Isola Comacina. Come in ogni Sacro Monte, si nota lo sforzo di creare armonia tra architetture e paesaggio. Alcune costruzioni civili sorte a ridosso delle cappelle, quando si poneva scarsa attenzione alla tutela del sito, hanno alterato un poco tale armonia.
È stato avviato, in anni recenti, un piano sistematico di restauro dell'apparato decorativo delle cappelle
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LE CAPPELLE DEL SACRO MONTE OSSUCCIO COMO
Informazioni article by:NETWORK PORTALI, Pisa