'Sheep ART - Arte in transumanza' è un progetto originale nato a inizio 2019, una mostra/installazione itinerante che come la migrazione stagionale delle greggi per cercare i pascoli migliori, cerca spazi fertili per raccontare, con il suo gregge in movimento, emozioni uniche, fortemente legate alla location, per coinvolgere i visitatori in modo sempre diverso e originale.
Nasce così l'idea di mettere a disposizione di alcuni 'storici' artisti di Forme d'Arte, più altri maestri invitati, sagome di legno bifacciali a forma di pecora - a grandezza reale - sulle quali esprimere la propria creatività e il proprio estro, il tutto condito con un pizzico di follia e stravaganza, ingrediente fondamentale per emozionare.
Ma la cosa affascinante, meravigliosa, enigmatica, è che questa follia è stata ampiamente condivisa da parte di tutti gli artisti che hanno aderito a questo progetto.
Noi tutti abbiamo bisogno di raccontare; abbiamo bisogno di esprimere in qualche modo i nostri sentimenti più interiori per vivere. Siamo tutti artisti del romanzo della nostra vita, di cui noi, attraverso gli strumenti con i quali sappiamo destreggiarci meglio, siamo i protagonisti. Gli artisti, attraverso un supporto pittorico del tutto particolare, si raccontano, inventano, narrano storie, costruiscono la loro versione della realtà che ci circonda attraverso immagini, colori, toni. Ognuno con il proprio stile, ci trasmette sensazioni che ha vissuto, emozioni che sta vivendo e che vorrebbe vivere e, attraverso l'immaginazione, ricostruisce e dà una parvenza di significato al caos dell'esistenza.
Ed è in questo 'caos' di stili diversi tra loro, che 24 artisti, tutti toscani per nascita, ispirazione o scelta come terra d'elezione, si sono espressi riuscendo a trovare, ciascuno secondo il proprio stile pittorico, l'interpretazione più personale e sincera; un'armonia volutamente orchestrata o quell'immagine scaturita spontanea dalla mente dell'artista, una vena inesauribile che riesce a sollevarsi dai rischi della ripetitività, in virtù di un linguaggio ricco di sollecitazioni, citazioni e rimandi, contagiando con la passione che rimane inalterata nel tempo ma che, anzi, ogni volta di più si arricchisce di vibrazioni emotive.
Tratto dalla prefazione della pubblicazione Sheep ART di Filippo Lotti
Nasce così l'idea di mettere a disposizione di alcuni 'storici' artisti di Forme d'Arte, più altri maestri invitati, sagome di legno bifacciali a forma di pecora - a grandezza reale - sulle quali esprimere la propria creatività e il proprio estro, il tutto condito con un pizzico di follia e stravaganza, ingrediente fondamentale per emozionare.
Ma la cosa affascinante, meravigliosa, enigmatica, è che questa follia è stata ampiamente condivisa da parte di tutti gli artisti che hanno aderito a questo progetto.
Noi tutti abbiamo bisogno di raccontare; abbiamo bisogno di esprimere in qualche modo i nostri sentimenti più interiori per vivere. Siamo tutti artisti del romanzo della nostra vita, di cui noi, attraverso gli strumenti con i quali sappiamo destreggiarci meglio, siamo i protagonisti. Gli artisti, attraverso un supporto pittorico del tutto particolare, si raccontano, inventano, narrano storie, costruiscono la loro versione della realtà che ci circonda attraverso immagini, colori, toni. Ognuno con il proprio stile, ci trasmette sensazioni che ha vissuto, emozioni che sta vivendo e che vorrebbe vivere e, attraverso l'immaginazione, ricostruisce e dà una parvenza di significato al caos dell'esistenza.
Ed è in questo 'caos' di stili diversi tra loro, che 24 artisti, tutti toscani per nascita, ispirazione o scelta come terra d'elezione, si sono espressi riuscendo a trovare, ciascuno secondo il proprio stile pittorico, l'interpretazione più personale e sincera; un'armonia volutamente orchestrata o quell'immagine scaturita spontanea dalla mente dell'artista, una vena inesauribile che riesce a sollevarsi dai rischi della ripetitività, in virtù di un linguaggio ricco di sollecitazioni, citazioni e rimandi, contagiando con la passione che rimane inalterata nel tempo ma che, anzi, ogni volta di più si arricchisce di vibrazioni emotive.
Tratto dalla prefazione della pubblicazione Sheep ART di Filippo Lotti
Il PROGETTO
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