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TEATRO SANNITICO PIETROABBONDANTE:


TEATRO SANNITICO PIETROABBONDANTE

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TEATRO  SANNITICO-PIETROABBONDANTE-IS

L’area dell’abitato si sviluppa su vari settori della cresta di una montagna: restano a livello della documentazione archeologica il tratto della poderosa fortificazione risalente al periodo delle guerre sannitiche sulla sommità del Monte Saraceno, a quota m 1212; il grande santuario con teatro in loc. Calcatello, a m 1000 di quota, che ebbe la massima fioritura in età ellenistica ed era già abbandonato in età augustea; varie necropoli sannitiche e romane e varie testimonianze di edilizia residenziale soprattutto d’epoca romana. La fase sannitica più antica risale al 500 a.C. ca., ed ha la più cospicua documentazione nella necropoli in loc. Troccola.

Della fine del IV o dell’inizio del III sec. a.C. sono le fortificazioni, la cui tecnica di realizzazione con grossi blocchi di pietra locale non rifiniti e tagliati in forma poligonale tradisce come nel caso di molti altri centri in tutto il territorio sannitico in quel periodo una vera e propria urgenza di innalzare strutture difensive. Il criterio seguito per la fortificazione è lo stesso adottato negli altri centri del Sannio: i Sanniti di Pietrabbondante hanno provveduto a munire una posizione elevata e scoscesa, perciò già naturalmente difesa, rinforzando soprattutto i punti di più facile accesso con barriere che congiungevano tra loro attorno al Monte Saraceno le pareti rocciose della montagna cui il muraglione si salda.

L’alternanza tra difese naturali ed artificiali resta ben visibile sul lato settentrionale, a partire dalla sommità di Monte Saraceno verso quote altimetriche più basse; è questo il settore in cui la cinta muraria è meglio conservata; per il resto se ne conosce poco l’andamento, invero, soprattutto sul versante meridionale, ove essa doveva difendere o controllare anche la strada, conservata in alcuni tratti, che conduceva più in basso all’importante santuario della località Calcatello.
Questo ha una fase più antica risalente, sembra, al pieno III sec. a.C., con l’area sacra quadrata di m 200 per lato ed il tempio ionico di cui sappiamo curò la realizzazione della cornice il magistrato nominato nell’iscrizione: Tito Staio figlio di Tito.
La fisionomia attualmente conservata è quella, però, del grandioso complesso tempio-teatro che si innestò sopra i precedenti edifici, riutilizzandone elementi architettonici ed inglobandone lo stesso quadrato della piattaforma dell’area sacra. Prima che il tempio ionico fosse sostituito dal nuovo grandioso complesso tempio B-Teatro, fu realizzato alla metà del II sec. d.C. su un terrazzamento adiacente un secondo edificio templare, noto oggi come tempio A: era dotato di un portico che è appunto in asse con la piattaforma che sosteneva il tempio ionico, e non con il teatro, che occupò in seguito uno spazio maggiore debordando rispetto alla piattaforma.

Il grandioso complesso tempio B-Teatro, infine, fu realizzato in due tempi alla fine del II od all’inizio del I sec. a.C.: fu costruito per primo il teatro, che inglobò l’area del vecchio tempio ionico; al teatro si addossò poi, impostato su un livello più alto, il nuovo tempio, la cui area anteriore invade quella posteriore del tempio in un sapiente equilibrio tra le parti e le differenti quote del teatro e del podio del tempio. Di quest’ultimo è noto dall’iscrizione appostavi tanto il termine osco che lo designa, pestlum, quanto il nome del magistrato che ne curò la realizzazione, G. Stazio Claro figlio di Lucio.
Il teatro soprattutto gode di un ottimo stato di conservazione, e, a picco come si trova sul fianco della montagna, regala un suggestivo colpo d’occhio sulla valle sottostante.
La posizione non è affatto casuale: il rigido orientamento Est/Sud-Est di tutto il complesso è in asse perfetto col punto in cui sorge il sole al solstizio d’inverno, e permettendo l’osservazione del corso del sole per tutto l’anno in posizione di orizzonte rispetto specificamente alla fronte del tempio, rivela chiari intenti augurali.

INFORMAZIONI UTILI
    Indirizzo: loc. Calcatello (santuario-teatro)

Fonte:sito regionale


TEATRO SANNITICO PIETROABBONDANTE

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