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FESTA DELLA DONNA , CENNI STORICI:


FESTA DELLA DONNA , CENNI STORICI

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Per capire veramente la Giornata internazionale della donna, detta Festa della donna occorre tornare indietro alla II Internazionale socialista nel 1907 a Stoccarda. Lì i maggiori dirigenti marxisti del tempo discussero anche sulla questione femminile, i partiti socialisti decisero di lottare per l'introduzione del suffragio universale delle donne.
 
L'organo dell'Internazionale delle donne socialiste divenne la rivista Die Gleichheit(L'uguaglianza) redatta da Clara Zetkin.

Grazie alla proposta di Corinne Brown nel maggio 1908 nasce il Woman’s Day,  ogni domenica il Partito socialista di Chicago discutteva con tutte le donne intervenute dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai loro danni in termini di basso salario e orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Questo fu esteso dal partito a tutte le sezioni americane.                                                                  Così nacque negli Stati Uniti la prima giornata della donna il 23 febbraio 1909.

La presa di coscienza del proprio ruolo sociale spinse al grande sciopero di ventimila camiciaie a New York che durò quasi tre mesi.

Nel 2010 il 28 febbraio il Woman's Day mirò ad unire le rivendicazioni sindacali a quelle politiche. Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in
alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911 perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria.

In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi così come a Vienna. In Svezia si svolse il 1º maggio 1911, con la Giornata del lavoro.
A San Pietroburgo solo nel 1913.
La prima guerra mondiale interruppe le manifestazioni in tutti i paesi belligeranti, finchè a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerraQuella data fu scelta come la « Giornata internazionale dell'operaia ».

In Italia il 12 marzo 1922 fu la prima Giornata internazionale della donna  organizzata dal Partito comunista d'Italia, che fondò il quindicinale Compagna, per ricordare le loro lotte nel rovesciamento dello zarismo.

La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l'isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni
Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe tra la fine degli anni settanta e gli ottanta abbiano dimostrato l'erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i mass media che nella propaganda delle organizzazioni sindacali.

l'ONU proclamò il 1975 "Anno Internazionale delle Donne". Questo venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace"  Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142  l'Assemblea generale delle Nazioni Unite propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.
L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, divenne la data ufficiale di molte nazioni.

In Italia fu l'UDI, Unione Donne in Italia,a celebrare l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera. Le donne appartenevano al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro.
Londra intanto inviò all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa.

Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l'ordine pubblico»

Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

fonte wiki rielaborato


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